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Lunedì, 7 Luglio 2025
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Sapere quanti giorni di lavoro spettano a un lavoratore dipendente è fondamentale per organizzare la propria vita privata e lavorativa.
La risposta, però, non è un numero fisso, perché dipende da diverse norme, dai contratti collettivi e dall’orario di lavoro stabilito nel singolo contratto individuale.
Vediamo come calcolare correttamente il tempo di lavoro e di riposo spettante ai lavoratori dipendenti, aggiornato alla normativa attuale.
In Italia, il Decreto Legislativo 66/2003, che recepisce la normativa europea, stabilisce che l’orario normale di lavoro è di 40 ore settimanali, salvo condizioni migliori previste dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Molti CCNL riducono infatti questo limite, fissandolo, ad esempio, a 36 o 38 ore settimanali in alcuni settori.
Sempre per legge, il lavoratore ha diritto a:
In nessun caso la media dell’orario di lavoro, comprensivo di straordinari, può superare le 48 ore settimanali calcolate su un periodo di riferimento che, salvo diverse disposizioni contrattuali, non supera i 4 mesi.
Per rispondere alla domanda “Quanti giorni di lavoro spettano a un lavoratore dipendente?” bisogna partire dal calendario. Nel 2025 ci sono 365 giorni, poiché non è un anno bisestile.
Esempio anno 2025:
Se il lavoratore ha una settimana lavorativa su 5 giorni (lunedì-venerdì), avrà:
Quindi, il calcolo dei giorni lavorativi nel 2025 per chi lavora 5 giorni a settimana è:
365 giorni – 104 (weekend) – 11 (festività) = 250 giorni lavorativi potenziali
Da questi 250 giorni vanno tolti i giorni di ferie spettanti in base alla legge o al contratto collettivo. La legge prevede almeno 4 settimane di ferie annue, equivalenti a 20 giorni lavorativi, ma molti CCNL stabiliscono condizioni migliori. Nella pratica, la maggior parte dei lavoratori a tempo pieno in Italia ha diritto a 26 giorni lavorativi di ferie l’anno.
Pertanto, un lavoratore con 26 giorni di ferie avrà, mediamente:
250 giorni – 26 giorni di ferie = 224 giorni lavorativi effettivi nel 2025
Se si lavora su 6 giorni settimanali, il conteggio è diverso. In tal caso, i giorni lavorativi salgono a circa 302-305 l’anno, sempre al netto di ferie e festività.
L’articolo 36 della Costituzione tutela il diritto alle ferie come periodo irrinunciabile di riposo e recupero delle energie psicofisiche. Il D.Lgs. 66/2003 stabilisce un minimo di 4 settimane di ferie retribuite ogni anno. Tuttavia, la contrattazione collettiva spesso aumenta questo diritto.
Le ferie maturano mensilmente. Solitamente, il lavoratore matura ferie se lavora almeno 15 giorni nel mese. Le ferie devono essere fruite:
Se durante le ferie cade una festività nazionale, quel giorno non è conteggiato come ferie, prolungando il periodo di riposo.
Le ferie non possono essere monetizzate salvo nel caso di cessazione del rapporto di lavoro. Alla fine del rapporto, infatti, le ferie non godute devono essere pagate, costituendo retribuzione tassabile.
In busta paga il datore di lavoro deve indicare il saldo delle ferie maturate, sia dell’anno in corso sia degli anni precedenti.
Se vuoi saperne di più sulle ferie ti consigliamo la lettura di questo nostro articolo: “Ferie non godute e cessazione rapporto di lavoro”
Oltre alle ferie, i lavoratori hanno diritto a permessi retribuiti come i ROL (Riduzione Orario di Lavoro) e i permessi per ex festività. A differenza delle ferie, i permessi hanno una natura più flessibile e sono spesso regolati in modo diverso nei vari CCNL.
Il monte ore di ROL varia a seconda del contratto collettivo. Il CCNL Commercio, ad esempio, riconosce:
Complessivamente, il totale può arrivare fino a 104 ore annue, che corrispondono a circa 13 giorni lavorativi calcolati su una giornata standard di 8 ore.
Se i ROL o i permessi per ex festività non vengono utilizzati, molti CCNL prevedono che debbano essere monetizzati entro scadenze precise, generalmente entro fine anno o entro i primi mesi dell’anno successivo.
Ferie e permessi nei CCNL
Molti CCNL fissano regole diverse su ferie e permessi. Ad esempio:
Per questo, è sempre importante leggere il proprio CCNL e confrontarsi con l’ufficio risorse umane per sapere esattamente quanti giorni di lavoro spettano a un lavoratore dipendente nel proprio settore.
Part-time e calcolo delle ferie
I lavoratori part-time hanno gli stessi diritti alle ferie, ma il calcolo cambia in base all’orario ridotto. In un part-time orizzontale (ad esempio 4 ore al giorno per 5 giorni), i giorni di ferie spettano nella stessa misura di un full-time, ma la retribuzione dei giorni di ferie sarà proporzionata alle ore lavorate. Se si lavora 4 ore al giorno, ogni giorno di ferie varrà 4 ore di retribuzione.
Nei contratti part-time verticali, in cui si lavora solo alcuni giorni alla settimana o solo alcuni mesi all’anno, anche il numero di giorni di ferie spettanti è proporzionale al periodo di lavoro effettivo.
Non esiste una risposta univoca alla domanda “Quanti giorni di lavoro spettano a un lavoratore dipendente?”. Molto dipende dal contratto collettivo applicato, dall’orario settimanale, dalle ferie spettanti e dai permessi riconosciuti. Tuttavia, possiamo dire che, nel 2025, un lavoratore a tempo pieno su 5 giorni settimanali lavorerà in media circa 224 giorni effettivi, dopo aver detratto weekend, festività e ferie.
Conoscere i propri diritti è fondamentale per organizzare il lavoro e la vita privata. In caso di dubbi, è sempre utile consultare il proprio CCNL o rivolgersi a un consulente del lavoro.
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