Esperienze lavorative nel CV

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Cosa scrivere nelle esperienze lavorative: come valorizzarle nel CV

Martedì, 9 Settembre 2025

La sezione dedicata alle esperienze lavorative nel CV è senza dubbio la parte più importante del tuo curriculum.

Purtroppo, molti candidati commettono un errore cruciale: si limitano a un elenco generico di mansioni, senza evidenziare risultati, responsabilità o l’impatto reale che hanno avuto sulle aziende precedenti.

Vediamo come inserire al meglio le tue esperienze lavorative nel CV. Quali informazioni inserire per catturare l’attenzione dei recruiter? Quali errori sono da evitare per trasformare il tuo curriculum da un semplice elenco a una narrazione persuasiva della tua carriera?

1. Dalla semplice lista al racconto strategico

Quando un recruiter legge un CV, la sezione delle esperienze lavorative è la prima cosa che analizza. Questa parte non serve solo a dimostrare dove hai lavorato, ma a raccontare una storia:

  • Dimostra l’affidabilità: un percorso lavorativo coerente indica continuità e affidabilità.
  • Mostra competenze pratiche: le esperienze lavorative nel CV provano che hai applicato le tue hard e soft skills sul campo.
  • Evidenzia risultati concreti: è qui che puoi mostrare come hai contribuito al successo delle aziende per cui hai lavorato, non solo quali compiti hai svolto.
  • Aiuta a superare gli ATS: i software di selezione (ATS) scansionano questa sezione alla ricerca di parole chiave specifiche (skill, ruoli, strumenti) che combaciano con l’annuncio di lavoro.

Cosa inserire in ogni voce: la struttura perfetta

Per ogni ruolo che hai ricoperto, la descrizione deve essere chiara, concisa e ricca di informazioni.

  1. Nome dell’Azienda e Settore: indica il nome completo dell’azienda e, se non è molto conosciuta, aggiungi una breve descrizione del suo settore.
  2. Ruolo Ricoperto: usa il titolo esatto del ruolo che avevi. Sii specifico, se possibile (es. “Analista Finanziario Junior” anziché “Analista”).
  3. Periodo di Lavoro: indica con precisione mese e anno di inizio e fine. Se è un lavoro attuale, scrivi “in corso”.
  4. Principali Responsabilità: elenca le mansioni chiave del tuo ruolo. Usa verbi d’azione all’inizio di ogni frase per un impatto maggiore (“Gestito”, “Coordinato”, “Sviluppato”, “Ottimizzato”).
  5. Risultati Ottenuti (la parte più importante!): questa è la tua occasione per distinguerti. Quantifica i tuoi successi con numeri, percentuali e dati concreti.

Esempio pratico: come trasformare una mansione in un risultato

  • Descrizione generica e inefficace: “Ho gestito i social media dell’azienda.”
  • Descrizione efficace e orientata ai risultati:Aumento dei follower del 30% in 6 mesi attraverso una strategia di contenuti mirata su Instagram e LinkedIn.”
  • Esempio di profilo completo:
    • Responsabile Marketing DigitaleAzienda XYZ (Settore E-commerce)
      • Gennaio 2022 – Dicembre 2024
      • Gestione e ottimizzazione di campagne pubblicitarie online su Google Ads e Meta Ads con un budget mensile di 10.000 €.
      • Aumento del traffico organico del 40% in un anno, tramite implementazione di strategie SEO e link building.
      • Coordinamento di un team di 5 persone, definendo obiettivi e KPI per ogni membro.
      • Riduzione dei costi di acquisizione clienti (CAC) del 15% in un trimestre grazie a test A/B sulle landing page.

2. Strategie per un curriculum efficace

Per rendere la sezione delle esperienze lavorative nel CV davvero potente, applica queste strategie.

Sii selettivo e personalizza il tuo CV

Non tutte le tue esperienze sono uguali. Per ogni candidatura, seleziona solo le esperienze più pertinenti per il ruolo a cui ti stai candidando. Se hai svolto lavori in settori diversi, valuta se eliminarli o ridurli a una breve riga per non distrarre il recruiter. Adatta quindi il linguaggio del tuo CV alle parole chiave dell’annuncio di lavoro per superare i sistemi ATS.

Gestisci i vuoti temporali

Se nel tuo percorso lavorativo ci sono stati periodi di inattività (per studio, viaggi, motivi personali), non nasconderli. Spiegarli in modo conciso e onesto dimostra trasparenza e proattività. Puoi creare una sezione “Formazione e Sviluppo” per indicare corsi seguiti in quei periodi.

Usa un linguaggio potente

Invece di frasi passive, usa un vocabolario d’impatto. Inizia i tuoi punti con verbi come:

  • Gestito, Coordinato, Guidato (per ruoli di leadership)
  • Sviluppato, Implementato, Innovato (per ruoli tecnici o creativi)
  • Aumentato, Ridotto, Ottimizzato (per risultati quantificabili)
  • Formato, Addestrato, Supportato (per ruoli di gestione o mentoring)

3. Esperienze lavorative nel primo CV: non hai esperienza? Nessun problema!

Se sei un neolaureato, uno studente o stai cambiando carriera e non hai ancora esperienze lavorative nel CV tradizionali, non scoraggiarti. Ci sono molte altre attività che puoi valorizzare.

Valorizza le esperienze non convenzionali

  • Stage e tirocini: sono il modo migliore per dimostrare competenze pratiche. Descrivili come se fossero un lavoro vero e proprio, includendo responsabilità e risultati. Inserisci se li hai svolti all’estero.
  • Progetti universitari: se hai partecipato a progetti di gruppo, studi di caso o hai scritto una tesi, descrivi il ruolo che hai avuto, le competenze acquisite (es. ricerca, analisi dati, lavoro di squadra) e i risultati ottenuti.
  • Hobby, interessi e volontariato: mostra il tuo impegno sociale e le soft skills (organizzazione, empatia, leadership) che hai sviluppato.
  • Lavoro occasionale e freelance: se hai fatto piccoli lavori (es. gestione di un blog, servizi di grafica), descrivili come un’opportunità per applicare le tue competenze e ottenere risultati.
  • Lingue conosciute: sia come apprendimento formale che informale

Ogni esperienza, anche se non retribuita, è preziosa e racconta qualcosa di te. L’importante è capire quali competenze hai acquisito e come collegarle alla posizione che desideri.

Esperienze lavorative nel CV: storia personale di successo

Scrivere una sezione efficace sulle esperienze lavorative nel CV è un’arte che va oltre il semplice elenco di mansioni. Si tratta di raccontare una storia di successi, di quantificare i tuoi contributi e di mostrare al recruiter il valore aggiunto che puoi portare.

Un CV ben scritto, chiaro e orientato ai risultati aumenta notevolmente le probabilità di superare la selezione e di ottenere il colloquio che tanto desideri. Dedica il giusto tempo a questa sezione: è il tuo biglietto da visita per il mondo del lavoro.

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