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Giovedì, 3 Luglio 2025
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Questo articolo, aggiornato, chiarisce definizioni, maturazione, fruizione e differenze fra ferie e permessi, offrendo un quadro chiaro che potrà essere utile.
Il diritto al riposo è un principio fondamentale del lavoro italiano, sancito dall’articolo 36 della Costituzione. Ferie e permessi sono strumenti essenziali sia per il benessere dei lavoratori sia per la produttività aziendale. Una gestione corretta aiuta quindi a prevenire sanzioni e garantire un ambiente di lavoro sano.
Differenze fra ferie e permessi: sintesi a colpo d’occhio
Le ferie annuali, come visto, sono tutelate dall’articolo 36 della Costituzione e dal D.Lgs. 66/2003. Ogni lavoratore ha diritto a minimo quattro settimane retribuite all’anno. I CCNL possono, dunque, solo migliorare questo limite.
Maturazione
Le ferie maturano mensilmente (1/12 del totale annuo), con almeno 15 giorni di servizio nel mese. Periodi di malattia, maternità, infortuni o congedi concorrono alla maturazione.
Nel part-time orizzontale spettano per intero; nel verticale sono proporzionali ai giorni lavorati.
Fruizione e scadenze
Le ferie non sono rinunciabili né monetizzabili, salvo eccezioni. Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantirne la fruizione.
Esempio: le ferie maturate nel 2023 devono essere fruite entro il 30 giugno 2025.
Se non fruite entro i termini, il datore deve comunque versare i contributi INPS entro il 20 agosto dell’anno successivo (Circolare INPS n. 13/2012).
In caso di Cassa Integrazione (CIG):
Ferie non godute e sanzioni
La monetizzazione delle ferie minime è vietata, tranne in caso di cessazione del rapporto di lavoro o per ferie eccedenti il minimo legale. Le aziende inadempienti rischiano sanzioni da 120 a 720 euro per ciascun lavoratore e periodo, raddoppiabili in caso di più violazioni (art. 18-bis D.Lgs. 66/2003). Il lavoratore può anche richiedere il risarcimento per danno da mancato riposo.
I permessi, d’altra parte, consentono brevi assenze retribuite e sono regolati esclusivamente dai contratti collettivi. Non esiste quindi una soglia minima prevista dalla legge.
Maturazione e fruizione
I permessi maturano solitamente ogni mese, con almeno 15 giorni di servizio. In media si accumulano 7-8 ore mensili. La fruizione avviene su richiesta del lavoratore e compatibilmente con le esigenze aziendali.
La scadenza è, di norma, 18 mesi dall’anno di maturazione (es. permessi 2025 da utilizzare entro il 30 giugno 2027). Se non fruiti, devono essere liquidati in busta paga.
Tipologie di permessi retribuiti
I principali permessi retribuiti previsti dai CCNL sono:
Permessi non retribuiti
Permettono l’assenza dal lavoro senza retribuzione né maturazione di ferie o TFR. Sono spesso concessi per motivi personali, sindacali o familiari, secondo quanto previsto dai CCNL.
Ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 66/2003, se l’assenza non retribuita supera 15 giorni nel mese allora non maturano ferie.
Ruolo del datore di lavoro
Il datore stabilisce i periodi di ferie, conciliando esigenze aziendali e diritti del lavoratore. È suo obbligo organizzare l’attività affinché le ferie siano effettivamente godute, anche con piani assenze condivisi e aggiornati.
Importanza dei CCNL e della comunicazione
I CCNL definiscono in primo luogo molti aspetti operativi dei permessi e talvolta ampliano i diritti di legge. In primo luogo una comunicazione chiara tra azienda e lavoratori è essenziale per una gestione corretta e trasparente.
Consigli per i dipendenti
I lavoratori dovrebbero:
Posso monetizzare le ferie non godute?
No, è vietato per le 4 settimane minime. La monetizzazione è ammessa solo alla cessazione del rapporto o per ferie in eccesso.
Cosa succede se non prendo le ferie in tempo?
Il datore di lavoro può essere sanzionato e deve versare i contributi. Il diritto alla fruizione non si perde.
I permessi non goduti si perdono?
No. Se non fruiti entro le scadenze contrattuali, devono essere liquidati.
Differenze fra ferie e permessi ROL?
Le ferie sono in giorni, obbligatorie e con minimo legale. I ROL sono in ore, stabiliti dai CCNL e monetizzabili se non fruiti.
Le ferie maturano durante la CIG?
Il datore può rifiutare ferie o permessi?
Non può rifiutare le ferie obbligatorie, ma decide il periodo. I permessi vanno concessi salvo gravi esigenze aziendali; se non fruiti, devono essere pagati.
Comprendere le differenze fra ferie e permessi e la normativa vigente è quindi fondamentale per tutelare il diritto al riposo e garantire l’efficienza aziendale. Una gestione consapevole riduce il rischio di sanzioni e migliora il clima lavorativo. Data la continua evoluzione delle normative, è consigliabile restare aggiornati e, se necessario, affidarsi a consulenti del lavoro.
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