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Giovedì, 26 Giugno 2025
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Se stai per firmare un contratto di lavoro, il contratto a tempo indeterminato è l’obiettivo professionale a cui molti aspirano.
È la forma contrattuale più stabile e offre le maggiori tutele. Ma cosa significa esattamente? Quali sono i suoi vantaggi e le sue caratteristiche principali nel 2025?
In questo articolo completo, esploreremo in dettaglio come funziona il contratto a tempo indeterminato: dai diritti del lavoratore alle modalità di cessazione.
Il contratto a tempo indeterminato è un accordo di lavoro subordinato che non prevede una data di scadenza.
A differenza del contratto a termine, la sua durata è illimitata. Questo significa che il rapporto di lavoro prosegue fino a quando non viene interrotto per volontà di una delle parti (licenziamento o dimissioni) o per cause oggettive (es. pensionamento).
È la forma contrattuale di riferimento nel diritto del lavoro italiano e rappresenta la massima stabilità per il dipendente.
Ottenere un contratto a tempo indeterminato comporta una serie di vantaggi significativi per il lavoratore, ecco alcuni:
Anche se il contratto è a tempo indeterminato, prevede quasi sempre un periodo di prova. Durante questo lasso di tempo (la cui durata è stabilita dal CCNL, di solito da 1 a 6 mesi), sia tu che il datore di lavoro potete recedere dal contratto senza preavviso e senza fornire una motivazione.
Se il periodo di prova viene superato, il contratto diventa pienamente operativo e il rapporto di lavoro prosegue senza interruzioni.
Un contratto a tempo indeterminato può terminare solo in casi specifici e regolamentati dalla legge.
1. Le Dimissioni del Lavoratore
Se decidi di lasciare il lavoro, devi presentare le dimissioni volontarie in modalità telematica, attraverso il portale del Ministero del Lavoro. Dovrai rispettare un periodo di preavviso, la cui durata è fissata dal tuo CCNL in base al tuo livello e all’anzianità di servizio.
2. Il Licenziamento del Datore di Lavoro
Il datore di lavoro può licenziarti solo per motivi validi, definiti dal diritto del lavoro.
3. La Risoluzione Consensuale
Il rapporto di lavoro può terminare per un accordo tra datore di lavoro e dipendente. Questo accordo deve essere formalizzato in una sede protetta (es. sindacato o Ispettorato del Lavoro) per garantire la libera volontà del lavoratore.
4. Il Pensionamento
Il contratto si conclude automaticamente quando il lavoratore raggiunge i requisiti per la pensione.
Sebbene il contratto a tempo indeterminato sia sinonimo di stabilità, è importante valutare anche altri fattori. Ad esempio, in alcuni settori (come il digitale o la consulenza), i contratti a termine o le collaborazioni possono offrire maggiore flessibilità o retribuzioni più elevate per progetti specifici.
Tuttavia, per chi cerca un percorso di carriera solido e duraturo, il contratto a tempo indeterminato rimane la base su cui costruire il proprio futuro professionale.
Come abbiamo visto il contratto a tempo indeterminato è strettamente connesso a stabilità, tutele e progettualità. In un mercato del lavoro che cambia rapidamente, dove flessibilità e innovazione sono sempre più richieste, questo tipo di contratto continua a rappresentare una certezza: ti permette di costruire un percorso professionale solido e accedere con più facilità a strumenti di credito.
Comprendere a fondo come funziona, quali sono i tuoi diritti e le modalità di cessazione del rapporto ti aiuta non solo a firmare il contratto con maggiore consapevolezza, ma anche a difendere la tua posizione lavorativa in caso di controversie o cambiamenti.
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