Come trovare lavoro all'estero

Novità per chi lavora e cerca lavoro

Come trovare lavoro all’estero: utili consigli

Giovedì, 3 Luglio 2025

In questo articolo ti spiegheremo come trovare lavoro all’estero, sia in Europa che nel resto del mondo.

La scelta di lavorare all’estero è sempre più diffusa tra gli italiani. Nel 2025, le motivazioni principali riguardano stipendi più alti, migliori prospettive di carriera e una qualità della vita spesso superiore.

In Italia, il divario con la media OCSE sul salario medio e la difficoltà di inserimento professionale spingono molti a guardare oltre confine.

Le competenze più richieste per lavorare all’estero

Chi desidera capire come trovare lavoro all’estero deve partire da un’attenta analisi delle proprie competenze. Oggi contano soprattutto le competenze digitali, la capacità di comunicare in contesti multiculturali, il pensiero critico e l’adattabilità. Conoscere strumenti come Zoom, Teams o Slack è indispensabile in quasi tutti i settori.

Come trovare lavoro all’estero: L’Europa

Muoversi nell’Unione Europea è più semplice

Per un cittadino italiano, trasferirsi e lavorare all’interno dell’Unione Europea è semplice. Non servono visti né permessi di soggiorno per motivi di lavoro: basta avere un documento d’identità valido. Questa libertà di circolazione è uno dei motivi per cui molti scelgono l’Europa come prima meta per iniziare un’esperienza internazionale.

All’interno dell’UE, i lavoratori italiani possono beneficiare della Tessera Europea di Assicurazione Malattia, esportare diritti previdenziali e contare su regole comuni in materia di lavoro e tutela sociale.

EURES: il portale europeo per trovare lavoro

Un ottimo punto di partenza è il portale EURES, che offre milioni di offerte di lavoro, consulenza gratuita, eventi online e il programma Targeted Mobility Scheme, che copre costi per corsi di lingua, spostamenti e riconoscimento delle qualifiche. Anche le PMI possono ottenere fondi per formare personale europeo.

Dove lavorare in Europa: opportunità e requisiti

Lavorare in Germania

Germania: Nel 2025, il salario minimo è salito a 12,82 euro lordi l’ora. Berlino e altre città offrono buone opportunità per giovani e professionisti qualificati. Programmi come “The Job of My Life” aiutano a trasferirsi. Sono obbligatori la registrazione anagrafica e l’assicurazione sanitaria.

Lavorare in Francia

Francia: Lo stipendio medio annuo è di circa 39.800 euro. Lione e Marsiglia offrono un buon equilibrio tra costo della vita e lavoro qualificato. Il trasporto pubblico costa circa 75 euro al mese. Serve registrarsi e avere copertura sanitaria.

Lavorare in Spagna

Spagna: Ha un costo della vita più basso rispetto all’Italia. Settori in crescita: turismo, IT e digital marketing. A Barcellona lo stipendio medio è di circa 2.200 euro al mese. È richiesta la registrazione presso le autorità locali e la stipula di un’assicurazione sanitaria.

Regno Unito e Svizzera: regole più rigide ma grandi opportunità

Lavorare nel Regno Unito

Regno Unito: Dopo la Brexit, non è più automatico lavorare oltremanica. Serve un visto di lavoro e, anche per brevi soggiorni, l’autorizzazione elettronica ETA. Il sistema a punti valuta inglese, salario, qualifiche e offerta da uno sponsor britannico. Londra resta molto attrattiva, ma cara: gli affitti superano facilmente 600 sterline per una stanza.

Lavorare in Svizzera

Svizzera: Non fa parte dell’UE, ma grazie agli accordi bilaterali permette agli italiani di lavorare senza grandi ostacoli. Per soggiorni oltre i tre mesi serve un permesso B, ottenibile con un contratto di lavoro. Dal 2025, per il permesso C di lungo periodo, è richiesto il livello linguistico A2 orale e A1 scritto. Il costo della vita è alto, ma i salari sono proporzionati. È obbligatoria un’assicurazione sanitaria privata.

Come trovare lavoro all’estero: Il Mondo

Lavorare negli Stati Uniti

Stati Uniti: Il semplice ESTA non basta per lavorare. Serve un visto specifico (es. H-1B) legato quasi sempre a un’offerta di lavoro da uno sponsor americano. Le procedure sono complesse, ma il mercato offre ottime prospettive. Il salario minimo federale resta fermo a 7,25 dollari, ma molte aziende offrono compensi più elevati.

Lavorare in Canada

Canada: Il Working Holiday Visa consente ai giovani italiani (18–35 anni) di lavorare e vivere per 12 mesi senza bisogno di un contratto. Serve avere fondi sufficienti e un’assicurazione sanitaria. Per restare più a lungo, spesso è necessaria una valutazione LMIA e un’offerta di lavoro. Toronto e Vancouver sono costose, ma il paese offre tutele solide.

Lavorare in Australia

Australia: Il Working Holiday Visa è riservato agli under 30 e permette di lavorare per un massimo di sei mesi presso lo stesso datore. È rinnovabile in cambio di lavori in aree rurali. Per i professionisti qualificati esistono visti a punti basati su età, istruzione e competenze. Il costo della vita è alto, ma il salario minimo ha raggiunto i 948 AUD/settimana nel 2025.

Lavorare negli Emirati Arabi Uniti

Emirati Arabi Uniti: Sono molto attrattivi grazie all’assenza di imposte sul reddito. Serve un visto di lavoro, spesso ottenibile tramite uno sponsor aziendale. Dal 2025 esistono nuove categorie di visti come il Golden Visa o il Freelance Visa. I settori in crescita sono IT, ingegneria, finanza, marketing e sanità. Tuttavia, è fondamentale leggere attentamente il contratto per tutelare i propri diritti.

Come trovare lavoro all'estero
Fonte Dati: report JP Salary Outlook 2024

Aspetti pratici: burocrazia, finanze e integrazione

Documenti e visti

Fuori dall’UE, è essenziale ottenere il visto giusto. ETA, ESTA o permessi turistici non autorizzano il lavoro. Meglio informarsi sui siti ufficiali per evitare problemi.

Conto bancario e fisco

Aprire un conto bancario all’estero è fondamentale. In alcuni paesi serve la presenza fisica e documenti specifici. Le banche digitali come Wise o Revolut sono ottime alternative iniziali. Ricorda che i conti esteri sopra i 5.000 euro vanno dichiarati nel Quadro RW e possono essere soggetti all’IVAFE.

Assistenza sanitaria

Nei paesi UE, puoi trasferire la tua copertura sanitaria tramite il modulo S1. Per soggiorni brevi basta la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Fuori dall’UE, è spesso indispensabile un’assicurazione privata. Alcuni paesi hanno accordi bilaterali che garantiscono cure minime, ma senza assicurazione le spese mediche possono essere altissime.

Trovare casa

Trovare un alloggio può essere complesso. Meglio partire da piattaforme come HousingAnywhere, Uniplaces, ErasmusPlay o Airbnb, e poi cercare soluzioni stabili. Parlare la lingua locale aiuta a evitare truffe.

Integrazione culturale

Imparare la lingua locale è la chiave per integrarsi. Strumenti come Duolingo o Babbel possono aiutare, ma il contatto diretto con la comunità è insostituibile. Partecipare a eventi, entrare in gruppi expat o associazioni italiane rende il trasferimento più facile.

Come trovare lavoro all’estero: consigli finali

Capire come trovare lavoro all’estero è il primo passo verso una vita nuova. Che tu scelga l’Europa, il Regno Unito, il Canada o l’Australia, ogni destinazione ha regole e opportunità diverse. Preparazione, competenze aggiornate e voglia di mettersi in gioco fanno la differenza.

Investire su sé stessi, costruire un curriculum internazionale e informarsi sulle normative è il modo migliore per cogliere le occasioni di un mercato globale sempre più competitivo. Il futuro è oltre confine: sta a te essere pronto a coglierlo.

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